Villaggio Crespi d'Adda
Straordinaria storia
Crespi è la straordinaria storia di una vera e propria città ideale del lavoro, un piccolo feudo dove il castello del padrone era simbolo sia dell’autorità che della benevolenza, verso i lavoratori e le loro famiglie.
Crespi nasce nel pieno della rivoluzione industriale, ed è la risposta degli imprenditori illuminati di fine Ottocento ai drammi causati dalla prima, violenta industrializzazione. Crespi è una città giardino, al confine tra mondo contadino e mondo industriale.
Crespi nel presente
Crespi è un oggi un sito Patrimonio dell'UNESCO, un eccezionale pezzo di storia che non è solo un monumento: Crespi è un sito Unesco abitato! Ancora oggi tutte le case del Villagggio sono abitate da una comunità composta ancora in maggioranza dai discendenti dei lavoratori originari della storica fabbrica tessile. Una comunità orgogliosa del proprio passato e desiderosa di instaurare un rapporto diretto, costruttivo e rispettoso con i tanti visitatori in arrivo. Consigliamo ai visitatori di partecipare alle visite guidate di Crespi Cultura.
Il rapporto fra turismo e comunità locale è fondamentale.
L'UNESCO dichiara che "Crespi costituisce esempio eminente di insediamento umano rappresentativo di una cultura, specialmente se divenuto vulnerabile per l'impatto di cambiamenti irreversibili" (Criterio V).
Perciò l'UNESCO e l'ICOMOS raccomandano forme di turismo responsabile e sottolineano la necessità di garantire una partecipazione attiva delle comunità residenti: il turismo infatti, quando è eccessivo, quando è slegato dal contesto sociale, può provocare la degradazione e la distruzione delle culture locali.
Raccomandazioni dalla "Carta del turismo"
dell'ICOMOS-UNESCO
- I programmi di sviluppo turistico devono incoraggiare la formazione e l’impiego di guide provenienti dalla comunità ospitante, al fine di favorire i talenti locali per l’interpretazione dei propri valori culturali.
- La protezione del patrimonio deve fornire ai membri della comunità locale e ai visitatori l'opportunità di vivere in prima persona e di comprendere in modo autentico il patrimonio e la cultura di quella comunità.
- La gestione del patrimonio e le attività turistiche devono produrre benefici economici, sociali e culturali, per la comunità residente, attraverso l’educazione, la formazione e la creazione di opportunità di lavoro.
- I programmi di sviluppo turistico devono promuovere nella popolazione locale la conoscenza e il rispetto del patrimonio storico, e stimolarne la cura e la conservazione.
- Le comunità locali devono essere coinvolte nella redazione dei piani per il turismo e per la conservazione.